Come riconoscere la psoriasi

Può essere definita come uno stato di instabilità della crescita dell'epidermide in alcune sedi o un’anomalia della crescita dell'epidermide, che può comparire e scomparire spontaneamente. 

Nelle aree cutanee interessate dalla psoriasi, per via dello sviluppo tumultuoso dei cheratinociti, si formano delle placche rilevate, di colore rosso acceso, rivestite da squame biancastre. Questo disturbo cutaneo, che è molto comune, può comparire a qualsiasi età ed interessare qualsiasi parte della cute, comprese le unghie.

Le sedi più interessate sono:

  • il cuoio capelluto

  • i gomiti

  • le ginocchia

  • la zona sacrale

  • la zona periombelicale

Quali sono i sintomi della psoriasi?

La psoriasi si manifesta in varie forme. Le principali sono:

  • IN PLACCHE: Questa è la forma più comune. La lesione tipica è una placca ben demarcata, eritematosa e coperta con scaglie desquamanti argentee.
    Le singole placche possono avere diametro diverso e possono confluire tra loro fino a coprire intere aree corporee.

  • GUTTATA: Questa forma che si presenta, nei soggetti giovani, dopo un'infezione streptococcica, di solito tonsillare.
    Sulla cute compaiono papule da 1 mm a 1 cm di diametro, disseminate soprattutto sul tronco, con aspetto a goccia di pioggia. In genere 10-15 giorni prima dell'eruzione il paziente ha avuto un episodio di faringotonsillite streptococcica.

  • PUSTOLOSA: Può essere localizzata o generalizzata. La forma localizzata si manifesta preferenzialmente in sede palmare e plantare. In questo caso, compaiono piccole vescicole nello strato corneo dell’epidermide, che si superficializzano desquamando. Nelle forme più violente compaiono segni di eritema, ipercheratosi, fissurazioni. La psoriasi pustolosa palmoplantare è spesso confusa con altre forme a manifestazione analoga, come la disidrosi, la dermatite da contatto, la dermatite irritativa. La forma pustolosa generalizzata è invece una forma grave di psoriasi, che per fortuna è di rara osservazione.

  • SEBORROICA: Questa forma molto comune viene denominata anche sebopsoriasi o seboriasi e si caratterizza da lesioni molto simili alla dermatite seborroica, ma può coinvolgere aree normalmente non interessate dalla dermatite seborroica, come le unghie o le zone periauricolari.

  • AMIANTACEA: È una forma che si presenta solo sul cuoio capelluto. Viene anche detta tinea amiantacea o pityriasi amiantacea. E' di solito una forma giovanile, che solo qualche volta si vede anche negli anziani. Si forma uno spesso strato di squame biancastre a forma di caschetto, che coinvolge tutto il cuoio capelluto.

  • ERITRODERMICA: Si tratta di una forma di psoriasi grave, nella quale tutto l'ambito cutaneo diviene eritematoso e desquamante. A volte la cute diviene essudante, si ha perdita di calore con disequilibrio metabolico, ed il paziente deve essere ricoverato per supporto terapeutico. Questa forma può essere indotta da farmaci, stress, malattie coesistenti.

Quali sono le cause della psoriasi?

Non esiste una causa associabile alla psoriasi in maniera univoca; alcuni eventi possono contribuire a scatenarla nelle persone già predisposte, fra i quali:

Lo stress: lo stress è considerato universalmente un fattore scatenante per la psoriasi, particolarmente in soggetti con attitudine a somatizzare a livello cutaneo. Essendo lo stress oggi molto comune, esso è il fattore scatenante principale.

  • Traumi: spesso la psoriasi insorge dopo un trauma come un incidente stradale, una frattura ossea, un intervento chirurgico particolarmente debilitante. In questi casi, non è chiaro se sia il trauma a indurre la psoriasi, oppure lo stress psichico conseguente, o entrambi.

  • Le infezioni streptococciche: sono la causa della psoriasi nella forma guttata, ma possono aggravare anche altre forme di psoriasi. 

  • Farmaci: alcuni farmaci tra cui i beta bloccanti, il litio, i sali d'oro, gli antimalarici di sintesi sono considerati induttori di psoriasi o in grado di esacerbare psoriasi già in atto. Anche i corticosteroidi sistemici somministrati per altre malattie possono far comparire la psoriasi  oppure, la psoriasi si aggrava alla somministrazione dei corticosteroidi.

Normalmente la psoriasi viene diagnosticata dal medico o dallo specialista che decide il trattamento più opportuno a seconda delle varie forme. 

In alcuni casi le terapie farmacologiche sono indispensabili e devono essere tempestive, soprattutto quando le aree cutanee interessate sono molto estese con il rischio di gravi complicanze psicologiche e fisiche oppure quando è implicato anche un interessamento articolare che può comportare forti dolori fino all’immobilità. Purtroppo sono molti i casi in cui la terapia farmacologica non sortisce i risultati sperati oppure si manifestano gravi effetti indesiderati che conducono alla sospensione del trattamento.

Esiste inoltre correlazione tra Psoriasi e disturbi metabolici. Come abbiamo detto, la psoriasi è una malattia autoimmune caratterizzata da un elevato grado di infiammazione sistemica. Per contrastare e gestire al meglio una reazione autoimmune bisogna limitare l’azione delle sostanze immunogene e modulare la reazione infiammatoria che queste scatenano.

Ecco adesso alcuni consigli che possiamo mettere in pratica per alleviare gli innumerevoli fastidi legati alla psoriasi:

-L'equilibrio dell'ecosistema intestinale e il ripristino della barriera

Una buona salute intestinale è un fattore chiave del processo di guarigione e si ottiene attraverso un percorso di riequilibrio dell’ecosistema intestinale agendo attraverso l’uso costante di Probiotici e prebiotici.

- Ridurre gli stimoli immunogeni e pro-infiammatori attraverso una strategia nutrizionale

Una corretta alimentazione è alla base di qualsiasi approccio funzionale alla salute generale. La dieta consigliata al paziente psoriasico, prevede l’eliminazione di tutti gli alimenti che esercitano uno stimolo immunogeno quali proteine del grano, glutine, caseina, zuccheri raffinati, solanacee.

 I pazienti possono mangiare a volontà gli alimenti consentiti: verdura, frutta, carne, pesce, frutta secca, amidi puliti come il riso, avendo cura di mantenere una buona idratazione e un corretto apporto di fibre.

-Utile è inoltre l’utilizzo di integratori alimentari che aiutano a modulare l’infiammazione:

La curcuma per esempio inibisce le vie pro-infiammatorie senza irritare la mucosa gastrica e intestinale. È molto importante che sia assunta in forma bio-ottimizzata che ne garantisca una alta biodisponibilità

Gli acidi grassi omega 3 esercitano una importante azione antinfiammatoria.

L’utilizzo di  vitamina D ci assicura : effetto antinfiammatorio, immunomodulante, antitumorale, cardioprotettore, equilibratore del metabolismo endocrino.

Infine l’uso di trattamenti topici con creme idratanti ed emollienti coadiuvanti al trattamento delle forme ipercheratosiche e desquamanti della psoriasi lieve e moderata, attenuano le squame, riducono l’ispessimento cutaneo e il prurito, idratando a lungo. I trattamenti topici specifici sono efficaci nello stabilizzare la barriera epidermica, nel favorire il fisiologico ripristino delle proteine strutturali e contrastare l’infiammazione.

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