Allergie autunnali, come riconoscerle e difendersi correttamente

Le allergie autunnali rappresentano un fenomeno sempre più comune. Al pari di quelle primaverili possono rappresentare un fastidio alle volte invalidante, che costringe chi ne soffre a vivere giornate piuttosto difficili. 




ALLERGIE AUTUNNALI: CHE COSA SONO

Le allergie autunnali si ripresentano puntualmente ogni anno, causate principalmente da polline, muffa e acari. Le allergie, com’è noto, rappresentano un’esagerata reattività dell’organismo nei confronti dei cosiddetti allergeni, ovvero sostanze normalmente innocue che però, negli allergici, scatenano una risposta immunitaria eccessiva. Ne consegue la produzione di immunoglobuline E e di istamina, che causa i sintomi tipici dell’allergia.

Se al nord Italia, tra settembre e primi di novembre, è il polline dell’ambrosia e delle graminacee a dare parecchio filo da torcere, al centro e al sud  è il polline della parietaria, a causa dell’impollinazione di nuove piante proprio in questo periodo. 

Non solo pollini, però. Ulteriore pericolo è rappresentato dalle spore di alcune muffe, che aumentano nel periodo autunnale per via delle piogge più frequenti e della maggiore umidità, tipica degli ambienti poco arieggiati e chiusi. Non a caso sottoscala, ripostigli, armadi, garage sono tutte aree a rischio muffa. Ma anche il frigorifero, dove possono contaminare il cibo.

Allergie autunnali all’esterno

Le allergie autunnali all’esterno sono causate dai pollini. Quelli estivi che continuano a circolare nell’aria quasi fino all’inverno, a causa delle alte temperature dovute ai cambiamenti climatici, e quelli prodotti dall’impollinazione di piante come l’ambrosia, al nord, e la parietaria, al centro-sud. Pollini che si concentrano nell’aria soprattutto in certe giornate, quelle più soleggiate, rischiando di scatenare fastidiose reazioni.

Allergie autunnali in casa

Le allergie autunnali in casa sono dovute principalmente a muffe e acari. Le prime si sviluppano negli ambienti umidi, per esempio le stanze domestiche chiuse e poco arieggiate. E la combinazione con il calore dei termosifoni peggiora la situazione. Gli acari, invece, proliferano su tappeti, tende, cuscini, lenzuola, divani, poltrone e la polvere è loro alleata. Proprio per questo è opportuno tenere pulito, lavare ad alte temperature i vari tessuti, e rimuovere le fonti “involontarie” di polvere, evitando per esempio gli accumuli di oggetti.

Sintomi

Occhi lacrimanti, starnuti, tosse, pelle arrossata, naso che gocciola, gonfiore addominale, sono solo alcuni dei sintomi tipici delle allergie autunnali. E ognuno di essi è ricollegabile a determinate cause e, quindi, a specifici allergeni. Nel caso delle allergie dovute agli acari della polvere, la sintomatologia include frequenti riniti, a volte comparsa di congiuntiviti, sintomi a carico dei seni paranasali e in generale congestione delle vie aeree più o meno grave. Meno frequenti sono le reazioni cutanee. Se poi parliamo di muffe, i sintomi tipici sono riniti, asma, congiuntivite.

Prevenzione

Una buona abitudine, utile per i vari tipi di allergie, consiste nell’effettuare lavaggi nasali, almeno 1 o 2 volte al giorno, con soluzioni saline; eliminano gli eventuali pollini o altri allergeni dalle narici. Anche lavare gli occhi con acqua fredda durante la giornata, e prima di coricarsi, è utile. Evitare di aprire porte e finestre di notte e al mattino presto. Sono i momenti della giornata con più elevata concentrazione nell’aria.  Meglio evitare anche gli ambienti dove si fuma per non irritare ulteriormente mucose di naso e occhi. Sempre per gli allergici ai pollini, è consigliato evitare alcuni alimenti vegetali, quelli con parentela allergenica con le piante che irritano. Evitare in questo periodo albicocche, kiwi, agrumi, melone, anguria, pesche, prugne, pomodori, ciliegie e mandorle. Gli allergici alle muffe dovrebbero utilizzare deumidificatori negli ambienti domestici più umidi, per mantenere l’ambiente più asciutto. E non dimenticare di arieggiarli.

Rimedi naturali

Cibi ricchi di fibre: l’alimentazione è importante per contrastare le allergie, per esempio i cereali integrali, ricchi sali minerali e vitamine, sono perfetti per apportare fibre che rinforzano l’intestino, prevenendo così gli sfoghi.

Cibi ricchi di vitamina C ed E. Vitamina C e vitamina E : rafforzano il sistema immunitario favorendo la salute e, quindi, la resistenza a eventuali allergie. Pertanto libero spazio a cibi ricchi di queste vitamine come le arance, per la vitamina C, e spinaci, asparagi, broccoli, nocciole, uova, arachidi per la vitamina .

Pulire bene gli ambienti domestici: la pulizia regolare contribuisce alla riduzione degli allergeni presenti in casa.

Lavare lenzuola e tende a caldo: per quanto riguarda gli acari l’ideale è lavare lenzuola e tende a caldo dato che già a 60° muoiono. Mentre materassi e cuscini possono essere sterilizzati tramite un vaporetto. Meno efficace l’aspirapolvere che sparge nell’aria gli allergeni anziché eliminarli, soprattutto se non provvista di filtro anti-acaro.

Impacchi di camomilla e rosmarino:per alleviare i sintomi sono consigliati impacchi a base di infuso.

I farmaci che generalmente vengono impiegati  sono:

-antistaminici, sia a uso locale che da utilizzare per bocca. I più utilizzati sono quelli di seconda generazione che causano minori disturbi a carico del sistema nervoso centrale (per esempio sonnolenza, difficoltà a concentrarsi, diminuzione dei riflessi); gli antistaminici sono utili nelle forme di lieve-media gravità, quando predomina il prurito e sono più facili da usare

-steroidi sotto forma di spray nasali: sono utili nelle forme più gravi, quando predomina il naso chiuso; è importante usare correttamente lo spray e, a seconda dei diversi prodotti, devono essere utilizzati una o due volte al giorno. Gli steroidi vanno utilizzati solo per brevi periodi in quanto se usati a lungo possono causare effetti collaterali (per esempio diabete o ipertensione)

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