ACNE GIOVANILE: CAUSE E RIMEDI
L’acne giovanile è un disturbo dei follicoli piliferi e delle ghiandole sebacee. I follicoli piliferi sono le aree intorno alla base o alla radice di ciascun pelo. Le ghiandole sebacee sono piccole ghiandole che rilasciano sebo nei follicoli piliferi. L’acne si manifesta in bambini e giovani di età compresa fra 11 e 30 anni, anche se più spesso inizia dalla pubertà. Si verifica quando i pori si intasano di cellule morte e sebo.
QUALI SONO LE CAUSE DELL'ACNE?
Il meccanismo che instaura il processo morboso dell’acne giovanile è multifattoriale, ma la causa principale della sua insorgenza si può individuare nell’incremento della secrezione sebacea che interviene nel corso dello sviluppo puberale e in età prepuberale.
In questa fase gli ormoni androgeni, particolarmente stimolati dal naturale processo di crescita, sono portati a indurre le ghiandole sebacee a produrre sebo, la secrezione oleosa che ha la funzione di proteggere la pelle formando parte del film idrolipidico cutaneo.
Nell'insorgenza dell’acne nel corso della pubertà; l’alterazione del profilo lipidico sebaceo associata all’irritazione manuale, alla tendenza di schiacciare brufoli e foruncoli, ai detergenti aggressivi, allo stress e ai potenziali fattori legati all’alimentazione, può portare all’infiammazione e alla formazione di diversi tipi di lesioni acneiche.
L’acne può essere anche causata da infezione da un gruppo di batteri anaerobi Gram-positivi che vivono in genere sulla pelle.
QUALI SONO I SINTOMI DELL'ACNE?
L’acne si manifesta più comunemente su particolari zone del corpo:
-viso, interessando quasi tutti gli individui che soffrono di acne;
-schiena, colpendo più della metà delle persone con acne;
-torace, interessando circa il 15% degli individui con acne.
L’acne giovanile è caratterizzata dalla contemporanea presenza di diverse lesioni che possono essere classificate in cinque tipi:
-punti neri : piccole protuberanze di colore nero o giallastro;
-punti bianchi : piccole formazioni bianche o giallastre;
-papule: lesioni cutanee di diametro inferiore al centimetro, lisce, rialzate o infossate nella pelle;
-noduli: grumi sottocutanei, duri e doloranti al tatto;
-cisti: sono le lesioni che accompagnano la forma di acne più severa e che lasciano esiti cicatriziali permanenti.
COME SI CURA L'ACNE?
Nel trattamento della pelle con predisposizione all’acne, può essere utile già come forma di prevenzione l’impiego di detergenti per la pulizia del viso che contrastino lo sviluppo di batteri e di creme con agenti sebo-regolatori e astringenti. Nella cura delle diverse forme di acne si utilizzano terapie topiche come creme a base di acido salicilico, gel e pomate a base di antinfiammatori, farmaci antibiotici e cheratolitici.
La scelta della terapia locale viene personalizzata dal dermatologo, considerando anche la tollerabilità dei diversi preparati. Una terapia tempestiva e personalizzata permette di curare la malattia prevenendo o riducendo al minimo gli esiti cicatriziali permanenti.
Nelle forme più gravi di acne, con prevalenza di lesioni infiammatorie come le forme papulo-pustolose, oltre alle cure locali possono essere consigliati anche antibiotici come le tetracicline e l’eritromicina.
Le forme di acne del paziente di sesso femminile associate a disfunzioni ormonali o resistenti ai trattamenti convenzionali, con papule e noduli localizzati in prevalenza nella parte inferiore del volto e nel collo, possono essere trattate con un farmaco antiandrogeno o con estroprogestinici orali (pillola anticoncezionale).
Nelle forme di acne nodulo-cistica o conglobata non responsive alle terapie convenzionali o con rischio di gravi cicatrici permanenti, può essere invece prescritta una terapia sistemica con isotretinoina.
Si consiglia di detergere la pelle con prodotti delicati e non schiumogeni e struccarsi completamente ogni sera per evitare di ostruire i pori della pelle, favorendo così la naturale respirazione cutanea.
