Influenza nei bambini: cos'è, cause e sintomi

Influenza nei bambini: cos'è, cause e sintomi

L’influenza nei bambini è una malattia virale che si presenta con una maggior frequenza nel periodo compreso tra dicembre e marzo, quindi ha un andamento che viene definito epidemico. Il virus si insedia e prolifera all’interno delle vie respiratorie. Il periodo di incubazione varia dalle 48 alle 72 ore, dopo le quali compaiono i primi sintomi. I bambini sono una delle categorie più colpite dalla malattia, perché hanno un sistema immunitario ancora immaturo, per cui sono più vulnerabili agli attacchi dei microrganismi nocivi.

Le cause

I tre tipi di virus influenzali attualmente conosciuti appartengono al genere Orthomixovirus:

-il tipo A e quello B, responsabili della classica influenza;

-il tipo C, che generalmente non dà sintomi o solo un comune raffreddore. In ogni caso, la modalità di contagio è sempre uguale: i virus si trasmettono per via aerea attraverso le secrezioni respiratorie (tosse, saliva, rinorrea) emesse da un soggetto malato mentre parla, tossisce o starnutisce oppure per contatto con mani od oggetti infetti. In genere, l’influenza si manifesta con la comparsa improvvisa di un problema respiratorio, come tosse o raffreddore, accompagnato da febbre, solitamente superiore ai 38° C.

I sintomi

La febbre sale rapidamente nelle prime 24 ore e cala gradualmente nell’arco di quattro-cinque giorni, ma in alcuni casi può persistere anche più di una settimana.

Oltre alla febbre e ai problemi respiratori (tosse, raffreddore) possono comparire poi uno o più sintomi generali, tipo: malessere, profonda stanchezza, brividi e sudorazione. Anche quando la temperatura scende, può permanere una sensazione di spossatezza. Nei bambini sani, generalmente, l’influenza non dà origine a particolari complicazioni.

Le cure per l’influenza

Per trattare la febbre, specialmente se supera i 38-38,5 gradi si può somministrare un antipiretico. Da preferire il paracetamolo. In caso di disturbi alle vie respiratorie, si possono eseguire suffumigi con acqua calda e bicarbonato o estratto di camomilla oppure aerosol con soluzione fisiologica. In presenza di tosse, il pediatra potrebbe consigliare di ricorrere allo sciroppo. Per pulire il naso, specialmente nei bimbi piccoli, sono indicati i lavaggi con soluzione salina fisiologica.

Prevenzione

Per prevenire l’influenza si può ricorrere alla vaccinazione antinfluenzale, consigliata soprattutto ai bambini con malattie croniche o debilitanti. La protezione inizia a distanza di circa due settimane dalla somministrazione. I virus dell’influenza cambiano di anno in anno e, quindi, per ogni stagione epidemica bisogna mettere a punto un nuovo vaccino. Di conseguenza la vaccinazione va ripetuta ogni anno.

Consigli per i genitori

Per curare l’influenza, occorre tenere il bambino a casa, in un ambiente caldo. Il piccolo deve stare a riposo, ma non necessariamente a letto. Il bimbo malato non va forzato a mangiare, ma invitato a bere molto: vanno bene acqua, ma anche tè, tisane e spremute. In questo modo si reintegrano i liquidi persi con la sudorazione. Per rinforzare le difese immunitarie, può essere molto utile far assumere integratori alimentari a base di estratti di Echinacea ed Acerola, che svolgono una funzione immunostimolante. Sarebbe utile anche un ricostituente che aiuti l'organismo a recuperare le energie in caso di debilitazione.

 

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